Ricordando Marion Zimmer Bradley (1999-2009)

Il 25 settembre 1999, a Berkeley, si spegneva una delle autrici di punta del fantastico internazionale, Marion Zimmer Bradley, autrice delle saghe di Darkover e Avalon. Oggi, a dieci anni esatti dalla sua morte, FantasyMagazine vuole ricordare questa autrice che ha segnato un’epoca.

Dieci anni.

Sono passati in un soffio, eppure sembra ieri quel 25 settembre 1999, il giorno in cui Marion Zimmer Bradley si spegneva all’Alta Bates Medical Center di Berkeley, in California, più o meno alle 18.00 di quel tardo pomeriggio.

In una stanza di quell’ospedale, dopo quattro giorni dall’attacco di cuore che infine l’aveva vinta (dopo un decennio di lunghe battaglie mediche che ne avevano debilitato il fisico), se ne andava l’autrice che aveva incantato nei 50 anni precedenti milioni di lettori con le sue saghe di Avalon e Darkover.  

Di lei, per sua stessa disposizione, non rimasero altro che un po’ di ceneri, sparse due mesi dopo al Glastonbury Tor, nel Somerset, in quelle terre che avevano fatto da scenario al suo romanzo più grande, Le Nebbie di Avalon (1983).

Con questo, la sua opera era compiuta.

L’approfondimento:

L’approfondimento è a questo link: Ricordando Marion Zimmer Bradley (1999-2009)

Ciao,
L.

6 thoughts on “Ricordando Marion Zimmer Bradley (1999-2009)

  1. Ciao, sono Vocedelsilenzio. E’ la prima volta che commento, ma leggo il tuo blog già da un po’. Come ho gia fatto su aNobii, volevo ringraziarti per questo bell’articolo dedicato ad una donna davvero straordinari. Grazie davvero.

    Ciao!

  2. ha fatto spargere le sue ceneri a Glastonbury dei preti? beh spero che le nebbie si siano aperte per lei. indimenticabile Marion ti siamo debitori.

  3. Ecco che affiora tutta la mia ignoranza… metto tutto in wishlist

    @ vocedelsilenzio: bello il blog della Harris… ma il nome arriva dalla canzone?

    Iri

  4. @iri: grazie, contento che ti piaccia! No, i mendiants sono i cioccolatini preferiti da Vianne Rocher e magie… beh, la magia c’è spesso e volentieri nei libri della Harris. Grazie ancora!

  5. No, non abbiamo fallito. Ciò che dissi per confortare Artù morente era vero. Io ho compiuto l’opera della Madre in Avalon in attesa che coloro che sono venuti dopo di noi la portassero nel mondo. Non ho fallito. Ho fatto ciò che mi aveva comandato di fare. Era soltanto il mio orgoglio, non lei, a dirmi che avrei dovuto fare di più.

  6. @ Ciao Vocedelsilnezio, e benvenuto sul mio blog! :) Grazie a te per aver letto il mio articolo, mi fa piacere sapere che siamo in tanti ad apprezzare e ricordare MZB! Passa quando vuoi, e complimenti per il tuo blog. 😉

    @ Naeel, vero, hai detto bene. Io in primis non avrei scritto il mio romanzo. Le sono doppiamente debitore.

    @ Iri, che aspetti, leggila! :)

    @ Gianrico, eccezionale! Superba citazione! Uno dei passaggi più profondi di MZB.

    Luca

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